Un giorno, il migliore dei più bei giorni dell’anno, la vigilia di Natale. Nella città c’è aria di festa, la gente per le strade si scambia auguri e sorrisi sinceri. Tutti festeggiano per l’arrivo del lieto Natale, tranne un uomo... un vecchio signore, il più ricco, il più avaro e più burbero di tutta l’inghilterra: Ebenezer Scrooge! Dedicandosi solo al lavoro, con il passare del tempo il suo cuore è diventato sempre più freddo e così, ai ricordi si sono sostituiti i registri degli incassi, al buon umore le cambiali e al cuore gli affari. Nessuno lo ferma per strada, lo saluta o gli porge un sorriso, il freddo che ha dentro lo porta sempre con sè, ma a lui questo non dispiace, adora stare da solo e non concedere alcun tipo di sentimento a qualcuno e primo fra tutti al suo unico e solo impiegato. Tutto però è destinato a cambiare: tre spiriti dei natali passati, presenti e futuri in forme molto particolari si presentano a Scrooge, facendogli fare un viaggio fantastico nella sua memoria, nei ricordi e nei sentimenti... La più famosa e coinvolgente tra le storie natalzie, un classico tradotto in tutto il mondo e soggetto a diverse reinterpretazioni. Attenendosi al testo originale, il Teatro del Beau, evoca lo spirito di un’idea che metta gli spettatori di buon animo, “..e che possa aleggiare nelle case gradevolmente e che nessuno desideri scacciarlo...”