“Nessuno su tutti” è una storia che attinge a piene mani dall’opera di Euripide, “Il Ciclope”, che narra, in tono grottesco e tragicomico, il famoso episodio dell’Odissea in cui Ulisse, arrivato in Sicilia, si ritrova ad avere a che fare con un Ciclope, figlio del Dio del mare, che di risparmiargli la vita non ne vuole sapere. In questa versione però Ulisse non arriva all’inizio della pièce, ma gli abitanti dell’isola, Il Ciclope e il suo servo Sileno vedono un’imbarcazione in lontananza e iniziano a farsi delle domande in merito agli intenti dei marinai, fino a fare delle supposizioni, fino al prepararsi al peggio, fino anche a ipotizzarne le buone intenzioni (come quelle che lo stesso Sileno avrebbe per sfuggire dalla sua condizione di schiavo di un ciclope) in un drammatico gioco a imitare i futuri sbarcati che metterà in luce essenzialmente la voglia di emigrare di un isolano e la piccolezza di un gigante già accecato dal pregiudizio ancor prima che da “Nessuno”.
Con questo testo, quindi, si vuole affrontare lo scottante tema dell’immigrazione e tentare di effettuare un tentativo di integrazione usando ciò che ci sta più a cuore, l’arte del teatro. In scena, quindi, insieme a tre attori professionisti, si esibiranno ragazzi non italiani che avranno seguito un laboratorio proprio legato a queste tematiche sia di teatro che di danza, e interpreteranno il coro della vicenda, lasciando classica la struttura dello spettacolo che racconta una storia di immigrazione sdrammatizzata dalla stessa stupidità umana che l’ha resa un dramma attuale.