Ognuno di noi, prima di nascere, deve partecipare ad un concorso. Un grande concorso pubblico, per l’ottenimento di un ambito posto fisso: il posto in cui nascere. I più bravi nasceranno in Occidente, i più scarsi nel Terzo Mondo; perché “ovviamente”, il posto in cui nascere è un qualcosa che si deve meritare.
Succede così che nell’attesa dell’inizio del concorso, due “ex” italiani ed una affascinante e misteriosa ragazza s’incontrino, si conoscano e come accade spesso quando si è lontani da casa, facciano amicizia. Ben presto però la loro spontanea solidarietà, si trasforma in spietata concorrenza, con un’inarrestabile escalation di situazioni comiche ed espedienti che i tre metteranno in atto per accaparrarsi l’ambito premio.
In un periodo storico sempre più caratterizzato dal tema razziale, sfruttato da convenienze politiche ed interessi economici, il Grande Concorso è una divertentissima commedia che vuole usare la risata come mezzo per raccontare un tragica realtà, ricordando a noi stessi quanto siamo stati fortunati a nascere nel più bel Paese del mondo; e ricordando ciò, forse saremo più predisposti a ridere anziché ringhiare, di fronte a chi questa fortuna non l’avrà mai.