FILIPPO
Come nasce un amore? Quale strana alchimia scatta tra due single che inizieranno a frequentarsi? In un clima da commedia rosa anni cinquanta, la protagonista racconta in prima persona l’inizio di una storia travolgente. E lo fa senza remora alcuna trovando sempre una moltitudine di letture divertenti ad ogni episodio raccontato. Brillante è il primo incontro-scontro dovuto alla sua lieve “cecità”, nel quale lei in una sorta di reincarnazione di Mr. Magoo al femminile va a sbattere forte contro una vetrina del Corso che prima comunque “non c’era” o meglio non era stata messa dall’interessata bene a fuoco. Così come spassoso è il rapporto con Ettore, il cane obeso della “amata” suocera. L’intero monologo è un concentrato di ritmi comici, situazioni paradossali minuziosamente costruite per “distogliere” e far divertire il pubblico con grazia, leggerezza ed intelligenza. Solo negli ultimi minuti verrà rivelata l’anima di Filippo e ciò che un amore malato lo ha portato a compiere. “Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.” MARK TWAIN