“Ebbene, nel mio lavoro ci rischio la vita, e la mia ragione vi si è consumata per metà”: queste le parole di uomo che ha votato tutta la sua esistenza, tutto il suo essere alla pittura, giocando a dadi con la follia, che incombeva sulla sua anima come uno spettro tanto terrificante quanto salvifico. Vincent Van Gogh visse tutta la sua vita tra genio e follia, riuscendo a rimanere attaccato al mondo solo grazie al profondo amore che lo legava a suo fratello Theo e con lui sua moglie Johanna. Sul palcoscenico si alternano le voci dei personaggi ai colori delle tele dipinte dal vivo. Con uno stile che fonde la visione con la lettura con l’ascolto, in una sorta di sinestesia sensoriale che possa portare lo spettatore non solo dentro i quadri ma dentro il cuore di questo grande artista.