Il protagonista è Sergio, un uomo alla soglia dei 40 anni, un po' sbruffone e un po' bambino, alle prese con problemi quotidiani apparentemente insormontabili e la voglia di calore e di rapporti umani più autentici.
Tra situazioni paradossali, e la nuova inquilina "tutto pepe" Luana, si farà spazio con le sue incursioni Mamma Claudia, colorita e un po' naif, che, da un lato vorrebbe un figlio maturo ed emancipato (secondo gli stereotipi televisivi, però…) e dall'altro continua ad assecondare quasi ogni sua richiesta. L'opera strizza l’occhio ad un pensiero tanto contemporaneo quanto antico che si snocciolerà lungo il corso dello spettacolo: nessuno di noi dovrebbe essere giudicato, ma dovrebbe sentirsi libero di essere ciò che è veramente. Il senso più esplicito di "40mq" è che l’amore, in qualsiasi forma si palesi, è prezioso, sia esso verso una mamma invadente e possessiva o verso un’altra “persona“ che può apparire diversa da ciò che gli altri si aspettano. Non mancheranno momenti brillanti, pennellate di romanticismo non convenzionale e altri spunti di riflessione, fra un sorriso e una risata di gusto, che lasceranno nello spettatore una consapevolezza tutta nuova.