Inizio anni novanta, ultimo giorno di scuola e tempo di scrutini nella 4° classe di un istituto tecnico della periferia romana.
Il consiglio di classe è costretto a riunirsi nei maleodoranti locali della palestra per dibattere sul destino di una classe irrequieta e bizzarra, dove spicca la presenza imbarazzante di un allievo che - a causa del suo comportamento – dividerà i giudizi dei professori.
Il dibattito diventerà fatale pretesto per scatenare accuse, recriminazioni, rese dei conti derivanti da rancori pregressi. Ma, tra meschinità e pettegolezzi vi sarà anche spazio - imprevedibilmente - per la nascita di un amore fra due insegnanti.
Dopo quasi trenta anni dal suo debutto la fortunata commedia dell’ex professore Domenico Starnone continua ad essere una divertente e feroce occasione di riflessione sul mondo scolastico, impantanato in problematiche vecchie e nuove.
Ma se la scuola soffre di molti mali, se ne può anche ridere, e davvero di gusto: il cinismo con cui Sottobanco affronta un così delicato argomento crea fatalmente situazioni di esilarante fraintendimento, trasformando lo spaccato di un’istituzione sull’orlo della crisi in una narrazione che corre sul filo continuo della risata.