Se si getta uno sguardo d’insieme alla drammaturgia americana degli ultimi cento anni si è colpiti dall’abbondanza e dalla varietà delle sue espressioni, ma più ancora dalla maniera quasi ossessiva con cui un medesimo tema e una medesima ambientazione si ripresentino nella produzione di artisti ideologicamente ed esteticamente anche molto lontani tra loro.
Ricorrenti in tale drammaturgia sono infatti lo scandaglio sistematico e crudo dei difficili rapporti familiari, la critica feroce al sistema economico brutale e spersonalizzante, l’irrequietezza originata da un senso di generica insoddisfazione che produce a volte delle vere e proprie manie di persecuzione. Tutti temi questi che contribuiscono a dar vita a personaggi di profonda e dolorosa umanità, stretti tra minute speranze e grandi delusioni, riuniti in uno spazio che diventerà contenitore dei loro sentimenti e emozioni, delle loro storie e ricordi, dei conflitti, dei rancori, delle diverse concezioni della vita.
“American blues” è un viaggio all’interno di questa drammaturgia che, reinventata, rimasticata, diventa racconto inedito per frammenti, ring di incontri-scontri tra personaggi.
Scenario ideale per le interpretazioni di sedici giovani attori.