La vicenda si apre su una notte buia e segnata da un forte temporale.
Un uomo infangato e infreddolito viene trovato senza documenti dalla polizia e per questo
condotto in un desolato commissariato.
Qui l’uomo afferma di essere il celebre scrittore Onoff, ma il commissario sembra non
riconoscerlo. L’uomo è infatti privo della fatiscente barba per cui lo scrittore è noto, ma
nonostante ciò non vi sono dubbi che egli sia chi dice di essere.
Il commissario, che è un appassionato lettore dei suoi libri, gli comunica che dovrà
comunque temporaneamente fermarsi lì, anche se solo per una pura formalità: quella
notte è stato infatti commesso un assassinio e chiunque abbia un fare sospetto deve
essere interrogato al riguardo.
Onoff è quanto mai reticente a rimanere in quel luogo e tenta in ogni modo di opporsi.
Allo stesso tempo, egli sembra avere delle profonde lacune nella memoria,e risponde
dunque alle domande in modo impreciso e confuso. Il commissario, però, non gli darà
tregua, lasciandogli oltretutto intuire di sapere molto più di ciò che sembra.
Più l’interrogatorio andrà avanti, più la vita di Onoff verrà scandagliata e esposta in ogni
suo aspetto.
Proprio quando la soluzione dell’enigma e dell’omicidio sembra a portata di mano, però,
una sconcertante rivelazione spariglierà tutte le carte in tavola, facendo perdere a Onoff
ogni convinzione e costringendolo, come di fronte ad uno specchio, ad affrontare non solo
il suo passato ma anche e soprattutto la sua coscienza.