Il secondo spettacolo della serie Viaggio nell’Operetta di Gianni Gori e
Alessandro Gilleri è dedicata a un’altra capitale europea dell’Operetta:
Budapest. Anche in questo secondo percorso attraverso le fortune
della “piccola lirica” è Katia Ricciarelli a evocare lo scenario di una
civiltà lontana ma ancora incantevole in un delizioso show sullo
sfondo del Danubio. La grande cantante e artista amata non solo dal
pubblico della lirica è la guida d’eccezione in questo singolare viaggio
nel tempo, nella storia e nel teatro. Vi partecipano tre giovani cantanti
(oltre a uno specialista dell’operetta come il tenore Andrea Binetti)
scelti espressamente per questo progetto, con la collaborazione
del pianista Diego Moccia e con la regia di Sandro Pecorelli-Corelli.
Lo spunto per questo gustoso spicchio di operetta danubiana e per
l’originale spettacolo è ovviamente la czardas, la caratteristica danza
magiara che (in alleanza con il Valzer) è l’anima di tutto lo splendido
repertorio degli ungheresi Lehár, Kálmán, Abraham e dello scenario
musicale che aveva affascinato anche Strauss con i suoi “zingari
baroni” ed i suoi violini tzigani. Katia Ricciarelli ci accompagna in
questo microcosmo sullo sfondo di Budapest e del Danubio e nei
congegni dell’operetta ungherese.