L'AVARO DI PLAUTO'
L'AVARO DI PLAUTO
Di versione di Roberto Lerici da Aulularia di Plauto
Regia Carlo Emilio Lerici
Compagnia TEATRO BELLI DI ANTONIO SALINES
Con Gigi Savoia e Francesca Bianco, Fabrizio Bordignon, Francesca Buttarazzi, Giuseppe Cattani, Germano Rubbi, Alessandra Santilli, Susy Sergiacomo, Roberto Tesconi, Tonino Tosto

Scene e costumi Annalisa Di Piero

Musiche Francesco Verdinelli

"In abbonamento"
Programmazione Teatro Marconi
Il vecchio Catenaccio ha scoperto sotto terra nella sua abitazione una pentola piena d'oro e vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Anche quando il suo ricco vicino Cicorione viene a chiedergli in sposa sua figlia Lucia, Catenaccio sospetta che si tratti di una manovra per scoprire il suo oro; alla fine però accetta, precisando che Cicorione prenderà Lucia senza dote e pagherà tutte le spese del matrimonio, previsto per il giorno stesso. Catenaccio non sa che sua figlia è rimasta incinta di Lupetto, nipote di Cicorione, e che lui vorrebbe sposarla. Intanto è arrivato il cuoco chiamato per cucinare il banchetto nuziale, e Catenaccio sentendolo più volte pronunciare la parola "pentola", pensa che sia un ladro e lo malmena. Per sicurezza, però, Catenaccio sposta la pentola nel tempio della dea Fede. Saetta, servo di Cicorione, vede Catenaccio nascondere la pentola e fa per prenderla, ma prima che possa farlo Catenaccio la sposta nel bosco sacro al dio Silvano; questa volta il servo gliela ruba e la nasconde in casa di Cicorione. Lupetto intanto, ha spiegato a suo zio la situazione ed ha ottenuto il consenso a chiedere in sposa Lucia. Quando va a parlare con Catenaccio, tuttavia, il vecchio è disperato perché si è accorto della sparizione della pentola, e tempesta di domande Lupetto, il quale pensa che il vecchio stia parlando di sua figlia e della sua gravidanza. Saetta, poi, offre la pentola a Lupetto, cercando di comprarsi la libertà; qui il testo plautino si interrompe bruscamente...