Antigone fuori scena è un progetto patrocinato dall’Associazione Penelope
Questa produzione trae ispirazione dall'adattamento di Jean Anouilh, che nel 1941 riscrisse la
tragedia classica di Sofocle in chiave contemporanea.
Il viaggio della giovane Antigone, figlia di Edipo e Giocasta, sfida il tempo e lo spazio,
attraversando la storia antica per parlare al cuore del nostro presente. In una Tebe spezzata
dal conflitto fratricida, con i fratelli Eteocle e Polinice caduti in battaglia, il nuovo re Creonte
decreta che solo Eteocle avrà onori funebri, mentre Polinice, considerato un traditore, sarà
lasciato insepolto, condannato all'oblio.
Antigone, simbolo di coraggio e resistenza, non si piega alla volontà di Creonte. Determinata
ad onorare il fratello defunto, sfida apertamente il decreto del re, incamminandosi verso una
tragica lotta contro l'ingiustizia, che la porterà ad affrontare la condanna a morte.
In questa rivisitazione, Antigone non è solo un'eroina del passato, ma una giovane donna del
presente, consapevole e risoluta. La sua voce risuona tra le mura di un palcoscenico
malridotto, richiamando l'attenzione su temi attuali come il femminicidio, e la lotta per la
giustizia e la dignità, sfidando un mondo spesso indifferente.
Antigone fuori scena è una commedia che racconta una tragedia, è un'opera che fonde la
tragedia con il metateatro, utilizzando un linguaggio giovane per avvicinare le nuove
generazioni a una drammaturgia potente e senza tempo.
Un inno al coraggio di opporsi all'ingiustizia e un richiamo a non farci mai più trovare
impreparati di fronte alle ingiustizie del nostro tempo.
Perché Antigone fuori scena?
Perché la storia di Antigone è soprattutto la storia di una donna che subisce una grave
ingiustizia ma che non ha paura di far sentire la propria voce. Oggi sono troppe le voci di
donne che denunciano le violenze e ogni donna vittima di violenza diventa protagonista
quando esce di scena con il femminicidio.